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Dopo la riforma Fornero

Dopo la riforma Fornero

 

Il 1° gennaio 2013 segna una data inderogabile: il sistema pensionistico cambia a tutti gli effetti e da un orientamento prima retributivo, poi misto, si vira ora verso un contributivo pieno, che significa, in pratica, che la pensione futura è determinata dai contributi versati durante il tempo di lavoro. Ma la rendita futura così creata sarà assoggettata a indicizzazioni, legate all’andamento del PIL, che potranno determinare una variabilità anche molto pesante.

Insomma oggi ognuno di noi, a prescindere dall’età che ha, deve entrare nella logica di idee che la pensione pubblica non costituirà da sola una garanzia sufficiente a mantenere anche in futuro uno standard di vita e di autosufficienza economica quanto più possibile vicine a quelle di cui si gode mentre si è professionalmente attivi.

A questo scopo sono stati pensati gli strumenti di previdenza complementare. Si tratta di piani di accantonamento e investimento che vengono attivati oggi, per garantire quella stabilità e autosufficienza necessarie domani. 

Con uno sforzo che può variare in tutta libertà, a seconda della scelta discrezionale di ognuno e delle esigenze previste per il futuro, 

con la facoltà di sospendere i versamenti per poi riprenderli, così come di modificarne l’entità mensile, 

con la libertà di chiederne in anticipo la disponibilità fino al 75% del valore, 

gli strumenti che vi offriamo rassicurano e sono garantiti, grazie alla gestione separata.

E in più, consentono di godere da subito, e per tutti gli anni di durata del contratto, di rilevanti sconti fiscali immediati.

Proprio perché gli stili di vita sono differenti, per rispondere alla più ampia gamma di esigenze concrete, perché c’è chi preferisce assumersi un rischio maggiore a fronte di un guadagno più importante e chi predilige invece una scelta più cauta, dove la tranquillità prevale sull’incremento economico, ecco che abbiamo scelto di creare un servizio di strumenti “su misura”: PIP e FPA sono le sigle che li identificano. 

 

Seppur diversi, entrambi gli strumenti hanno in un comune due elementi importantissimi: 

 

  • la modalità di contribuzione: alimentati sia con contributo individuale, deciso di concerto con il consulente, che con TFR,  con contributo del datore di lavoro (se c’è accordo collettivo)

 

  • detraibilità fiscale: immediata e per tutta la durata del contratto

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