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Se l’elogio della bellezza diventa elogio della sicurezza

Se l’elogio della bellezza diventa elogio della sicurezza

Di Anna Fasoli

 

La cultura della bellezza sta portando un numero sempre maggiore di persone a viaggiare, a visitare mostre, ad ammirare paesaggi, così come a cimentarsi con piante e fiori. Tutti comportamenti che sono accomunati dal bisogno di fare esperienza, proprio esperienza di quella bellezza che solleva emozioni, sensazioni che si fissano poi nella memoria e rimangono.

 

Ma se la bellezza è una ricchezza, dunque una risorsa, se, come sosteneva Platone, è un’idea che ricorda all’uomo la sua parte d’anima divina, allora dobbiamo proteggerla.

Inserisco qui un’associazione forse meno immediata, ovvero quella che lega la bellezza alla sicurezza.

 

Sicurezza che, in una logica assicurativa, si traduce nella necessità di ideare protezioni specifiche e mirate perché questa bellezza non si distrugga, da un lato, e non produca danno, dall’altro.

Due logiche differenti ma strettamente legate: l’una si occupa di proteggere il patrimonio, indennizzando il titolare del garden nel caso, per esempio, di incendio, di un corto circuito, o di un carico di neve eccessivo.

L’altra, che rientra nell’ambito della tutela RC, Responsabilità Civile, trasferisce sulla compagnia il peso economico dei danni eventualmente causati a terzi nell’esercizio dell’attività del garden.

Non fatevi trovare impreparati da ghiaccio e neve

La tipologia Formula Incendio/Eventi atmosferici

 

Basta scorrere le immagini della cronaca e si comprende. Eventi atmosferici importanti, neve, ghiaccio, grandine, sono ormai all’ordine del giorno. Le conseguenze che comportano però hanno riflessi sempre più rilevanti e costi di rispristino enormi. Per non trovarsi soli di fronte a questo, la soluzione c’è ed è una polizza, una copertura assicurativa indirizzata specificamente a occuparsene. Così lasciando i vostri pensieri e i vostri sonni più tranquilli.

 

Il cliente ha sempre ragione, ma…

La polizza RC responsabilità civile

 

Per tutti quelli che sanno che il massimo a volte non è ancora … abbastanza, e che il cliente ha sempre ragione, anche se qualche volta si vorrebbe… Insomma lavorare con il pubblico può essere meraviglioso ma al contempo, rischioso, proprio nel senso di indurre occasioni amplificate di rischio.

Per mettersi al riparo dalle conseguenze spesso imponderabili di gesti che non sono direttamente legati al nostro operato, ma appartengono a chi per noi lavora; per eventuali disattenzioni, e perché sicuri si lavora meglio, la soluzione è sottoscrivere una polizza RC, che ha un ampio raggio d’azione e protezione. Ideale per un business in evoluzione, con picchi stagionali e ampio bacino di utenza com’è quello di un garden.

 

Allora vorremo davvero che ognuno di voi si sentisse nella condizione di scegliere di mettere al sicuro il lavoro, la professionalità, il patrimonio (e, perché no?, anche i sorrisi) da tutti quei rischi rispetto a cui è possibile farlo.

 

”   Per quanto un albero possa diventare alto,

le sue foglie, cadendo, ritorneranno sempre alle radici.”

-Proverbio cinese

Il testo è stato predisposto in occasione del 5° Convegno Nazionale Centri Giardinaggio, AICG, che si è svolto dal 17 al 19 gennaio 2017 a Mestre (VE)

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